In data 29 marzo 2012 nella nostra scuola gli alunni delle classi terze A/B/C/E/F hanno vissuto l’evento finale del progetto “Pasqua Ebraica e Pasqua Cristiana”. In vista di una educazione interculturale e interreligiosa, è stato realizzato tale Progetto finalizzato a scoprire l’alterità e la propria identità per prevenire la formazione di stereotipi e pregiudizi.
I ragazzi hanno potuto conoscere e vivere l’evento pasquale così come lo vivono i ragazzi israeliti nelle loro case e come l’ha vissuto Gesù nella sua vita di ragazzo ebreo.
Da gennaio gli alunni hanno lavorato alacremente sul Progetto seguendo un percorso molto coinvolgente: hanno visionato film e realizzato cartelloni e dipinti sull’argomento; costruito un plastico del territorio della “mezza luna fertile” (Mesopotamia, Egitto, Palestina), conoscendo in tal modo questo territorio dal punto di vista geografico, sociale e culturale; hanno studiato le festività tradizionali ebraiche, i canti della loro Pasqua; hanno letto l’avvenimento dal punto di vista biblico-storico-sociale.
L’evento è stato realizzato in un clima di serena convivialità: inizialmente i ragazzi hanno spiegato ai genitori presenti il significato della giornata, di seguito hanno intonato canti della tradizione pasquale ebraica accompagnati dal suono di strumenti caratteristici. Poi due genitori hanno recitato le poesie “Canto il sogno del mondo” di P. M. Turoldo e “ Pensieri” di Madre Teresa di Calcutta.
Conclusa questa prima parte si è passati al momento più importante: quello della cena pasquale (Seder) . Nel salone, dove alcuni genitori avevano precedentemente apparecchiato la tavola con i cibi della tradizione, un papà ha risposto alle domande dei bambini e spiegato loro il vero senso della Pasqua puntualizzando come Gesù abbia istituito l’Eucarestia durante la cena della Pasqua Ebraica.
I bambini, che indossavano abiti caratteristi come il tipico
copricapo “Kipa”, hanno partecipato attivamente all’avvenimento che, in quanto esperienza vissuta, rimarrà per molto tempo nella loro memoria segnandoli a livello personale e culturale.